Lo schema di base dei preventivi avvocato è spesso molto simile anche tra studi legali diversi e ubicati in differenti città. Questo perché gli elementi essenziali e le definizioni con cui ci si riferisce alle singole voci di spesa sono adattabili ai diversi casi (seppure inerenti  a branche del diritto differenti). Non stupisce in quest’ottica che, ad una lettura superficiale, i preventivi di un avvocato di diritto civile, penale, amministrativo o tributario, possano, seppure nelle loro scelte stilistiche diverse, sembrare corrispondenti.

Ma mai leggere frettolosamente prima di firmare. A fare la differenza tra un preventivo legale e l’altro infatti non sono solamente i compensi (anche se è a questo dato che istintivamente va spesso l’occhio di chi sta cercando un professionista per la consulenza legale): bisogna saper leggere la descrizione del mandato, ciò che è incluso nell’assistenza legale, e le clausole aggiuntive che possano far pendere l’ago della bilancia a favore di un preventivo più caro di qualche euro ma più completo e quindi in grado di dare maggiori garanzie al cliente. Ecco gli elementi che ricorrono in molti preventivi legali, dai requisiti base alle condizioni vincolanti.

Preventivi avvocato: le clausole che fanno la differenza

Fanno parte quindi degli elementi basilari di un preventivo avvocato prima di tutto i corrispettivi economici per le spese documentabili della procedura (quali iscrizione a ruolo, notifiche, consulenze tecniche, eventuali trasferte, spese di domiciliazione, spese postali, visure o ispezioni tecniche, costi di cancelleria, imposte etc.), l’onorario di mediazione e assistenza giudiziaria e l’IVA.

Ma elencare i costi della consulenza non basta: in merito a queste voci bisogna fornire infatti tutti i dettagli utili per tempistiche e modalità di pagamento nonché eventuali casi particolari che incidono sulla liquidazione (la regola comune, che è meglio in ogni caso mettere per iscritto, vuole che in caso di liquidazione per un importo maggiore rispetto a quello pattuito, la differenza sarà riconosciuta al professionista).

Più le spese legali saranno dettagliate e più il preventivo dell’avvocato può essere considerato trasparente. Ed essere trasparenti è alla base di un mandato fiduciario.

Solo in questo modo il preventivo dell’avvocato è per il cliente uno strumento utile e orientativo per comprendere non solo quanto spenderà per la consulenza legale ma anche quali saranno i diversi passaggi ai quali tali spese si riferiscono in ordine logico e cronologico. Ha senso risparmiare se non si ha consapevolezza di quello che si sta pagando?

Ma, aldilà dei costi in senso stretto, il preventivo di un avvocato può essere considerato completo e dettagliato se esplicita nero su bianco le clausole sulla polizza assicurativa e sulla delega di alcune mansioni a colleghi dello stesso studio legale incaricato.

Concludiamo con l’analisi e la spiegazione di una clausola che, non di rado, viene posta alla fine del preventivo legale, in chiusura dell’accordo scritto tra le parti. E’ quella che, specificando che il mancato pagamento costituisce causa di scioglimento del contratto, autorizza in pratica l’avvocato alla rinuncia immediata al mandato liberandolo da ogni responsabilità (se non gli oneri di comunicazione previsti dall’ordinamento professionale fino a che venga nominato l’ altro difensore).