Le obbligazioni subordinate o bond subordinati sono finite sotto i riflettori in Italia a causa di vicende che hanno visto i risparmiatori perdere somme immense di denaro a causa di investimenti sbagliati suggeriti dalle banche.
Questo tipo di obbligazione si è così guadagnato una nomea poco felice e ha creato una discreta curiosità intorno alla sua natura.
La caratteristica principale delle obbligazioni subordinate è quella di essere estremamente rischiose e di porre l’investitore come elemento secondario nel loro rimborso. I primi a essere rimborsati infatti saranno sempre i creditori “Senior”. Le obbligazioni subordinate poi, implicano la possibilità di perdita anche dell’interno capitale investito, sia in caso di fallimento della banca, che di semplici difficoltà economiche da parte di questa.
I Bond subordinati si dividono in Tier 1 e Tier 2, questo avviene a seguito del cambiamento delle regole, fino ad adesso infatti esistevano anche Upper Tier 2, Lower Tier 2 e Tier 3.
Cosa significa Tier? Le obbligazioni Tier 1 sono le più pericolose, acquistandole infatti accettiamo un rischio pari al 100% dell’investimento. La scadenza di queste non è mai chiara e spesso non esiste nemmeno una scadenza finale, ci troviamo quindi di fronte a un prodotto da toccare coi guanti e solo ed esclusivamente se consapevoli di quello che stiamo per acquistare.
Anche Tier 2 è molto rischioso, non è presente la cancellazione e la decurtazione del Tier 1, ma rimangono bond dove il rischio è pari al 100%.
Soprattutto se non avete con voi un consulente finanziario in grado di far luce su questi prodotti, è bene stare alla larga dalle obbligazioni subordinate, queste ultime sono infatti estremamente difficili da inquadrare, i loro termini sono poco chiari e contengono infinite clausole scritte in un linguaggio molto complesso e in inglese.
La loro liquidità è praticamente nulla e il rischio parallelamente altissimo. La promessa di alte percentuali di questo tipo di bond, non vale spesso la pena del rischio che fanno correre al nostro denaro. Questo tipo di prodotto si colloca nel territorio di chi è disposto a perdere molto nella speranza di guadagnare. In particolare chi ha la possibilità di perdere senza che questo influenzi molto la sua economia generale.
Il risparmiatore medio di conseguenza non ha niente a che vedere cpn questo prodotto e dovrebbe tenersi a debita distanza dai bond subordinati.