Siamo generalmente abituati a considerarli dispositivi semplici, utili solo a rispondere a un’esigenza del circuito elettrico; in realtà, i relè si rivelano molto più complessi e, grazie alle innovazioni tecnologiche che stanno contaminando tutti i comparti della nostra vita, sono al centro di interessanti cambiamenti anche sostanziali.

Sembra ormai retorica dire che la tecnologia sta cambiando e trasformando in maniera sempre più insistente le nostre vite, eppure ogni giorno ce ne offre ulteriore conferma. L’ultima notizia arriva dal settore dell’elettricità e, in particolare, dalle innovazioni proposte dalla Omron Electronic Components Europe per la produzione di un accessorio tanto utile quanto “invisibile” per chi non mastica di impianti elettrici o non è particolarmente avvezzo al fai-da-te.

La definizione di relè. Facciamo un piccolo passo indietro e, grazie all’approfondimento realizzato dal Blog di Punto Luce, proviamo a definire meglio il tema di cui stiamo parlando, ovvero i relè: si tratta, in breve, di una tipologia di pulsante elettrico che è capace di avviare o di chiudere un circuito grazie a un impulso elettrico non generato manualmente, deviando il flusso di corrente senza interromperlo.

L’esempio classico. L’esempio più pratico è quello del tipico interruttore della luce che si utilizza in tutti gli ambienti, domestici e non, che viene classificato come relè passo-passo: in pratica, il suo funzionamento (ovvero, la capacità di accendere e spegnere le luci del circuito) è garantito dall’impulso che si genera alla pressione dell’interruttore, che arriva alla bobina interna che così muove la ruota e aziona il contatto finale.

Le tipologie di dispositivo. Come accennato, negli ultimi tempi le aziende del settore si stanno dando battaglia a suon di innovazioni, e oggi sono disponibili in commercio varie altre linee di relè, come quello ciclico (ovvero in grado di gestire più circuiti, accendendo ad esempio più lampade in serie), quello temporizzato (che aziona l’illuminazione per un periodo preimpostato, eccitandosi in maniera graduale o in ritardo rispetto all’impulso), e quelli varialuce o con dimmer, che consentono di regolare l’intensità della luce.

Un relè davvero smart. Un particolare record lo ha conquistato di recente il relè MOSFET G3VM-31QR prodotto dalla Omron Electronic Components Europe, azienda leader nei relè elettromeccanici per circuiti stampati: questo accessorio, infatti, si candida assolutamente a essere il più piccolo dispositivo della sua categoria attualmente in commercio.

Le caratteristiche di base. Come si legge nella scheda tecnica del prodotto, l’ingombro complessivo è di appena 2,9 millimetri quadrati, con le dimensioni del package S-VSON che toccano i 2.0mm x 1.65mm x 1.45mm e una resistenza nello stato “on” di soli 0,10 Ω; il “segreto” sta tutto nell’innovativa configurazione “3-stack chip”, che come spiegato dai tecnici di Omron permette di realizzare la struttura del mosfet su 3 strati impilati.

Piccolo è bello. Eppure, come nella migliore delle tradizioni, nella “botte piccola c’è buon vino”, perché nonostante le dimensioni contenute il dispositivo è in grado di sostenere un carico di corrente continuo di 1.5A a 30V AC o DC e può operare su un ampio spettro di temperature (dichiarate da -40 a 110°C), e la stessa rigidità dielettrica (500V tra input e output) è a dir poco eccezionale per un dispositivo così piccolo.

Una soluzione in più per i progettisti. Con queste caratteristiche, il relè mosfat G3VM-31QR è in grado di assicurare prestazioni notevolmente avanzate rispetto ad altri dispositivi della stessa tipologia, e le sue dimensioni – che secondo la casa produttrice sono del 17% inferiori rispetto a quelle dei principali concorrenti attualmente disponibili sul mercato – lo rendono una scelta interessante per i progettisti che sono alla ricerca del pezzo giusto per limitare al massimo gli ingombri sulle schede PCB di strumentazioni di collaudo, comunicazione e di altre applicazioni.