Il rame e lo zolfo sono sempre più spesso utilizzati come prodotti fitofarmaci per l’orto, adoperati sin da sempre per contrastare le più comuni malattie delle piante. Oggi, tuttavia, non tutti i prodotti fitofarmaci possono essere acquistati liberamente: si distingue tra prodotti destinati agli hobbisti e prodotti destinati ad uso esclusivo dei professionisti.

Questi ultimi dovranno essere dotati di patentino, ovvero un certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo. Gli hobbisti invece potranno acquistare prodotti fitofarmaci che presentano una bassissima pericolosità per la salute umana e per l’ambiente. I fitofarmaci più comunemente utilizzati sono il rame e lo zolfo. Vediamo come utilizzarli al meglio e in tutta sicurezza.

RAME: OTTIMO COME FERTILIZZANTE E FUNGICIDA

Se l’apporto di rame è insufficiente la lamina fogliare della pianta è di colore scuro mentre gli apici si presentano necrotici e, successivamente, secchi. Il rame è quindi utilizzato come fertilizzante naturale in caso di carenza. Viene adoperato per esempio in viticoltura, in frutticoltura e in orticoltura, anche come fungicida. Il prodotto è in grado, difatti, di bloccare la germinazione delle spore fungine e interferendo con i fenomeni respiratori.

Viene utilizzato comunemente contro peronospora, mal secco, bolla, ticchiolatura, corineo, muffa grigio, marciume bruno, colpo di fuoco batterico e in generale per tutte le malattie legate alla presenza di funghi.

Come viene adoperato? Il rame è disponibile sotto forma di polvere, da miscelare con acqua, oppure sotto forma di granuli dispersibili in acqua (ad azione più rapida) o infine sotto forma liquida, di facile dosaggio e ad azione molto veloce. Anche in agricoltura biologica, tuttavia, bisogna prestare attenzione all’utilizzo di rame, che potrebbe risultare tossico per l’uomo e la natura. Viene utilizzato soprattutto in autunno e in inverno, mentre in estate e in primavera è indispensabile ridurre i dosaggi.

ZOLFO: FUNGICIDA E INSETTICIDA PER L’ORTO

Lo zolfo, invece, viene utilizzato come fungicida e insetticida piuttosto che come fertilizzante, anche se rappresenta una delle componenti dei concimi. È efficace contro oidio, mal bianco, bolla, fumaggini, monilia e ticchiolatura. Agisce per contatto: le cellule del fungo muoiono non appena entrano a contatto con lo zolfo, che ne causa la disidratazione.

Unito al calcio, sotto forma di polisolfuro, è un efficace insetticida contro le cocciniglie. Può essere usato in polvere, da nebulizzare con soffietto, oppure in forma liquida pronta per l’uso o ancora in formulazione bagnabile, sotto forma di granuli idrodispersibili. Dev’essere distribuito su tutte le parti colpite dal fungo a temperature comprese tra 10 e 30°C, dunque non nelle ore più calde dell’estate e in pieno inverno, perché può diventare fitotossico a temperature troppo elevate.

È un prodotto poco persistente che rischia di precipitare in presenza di pioggia e annullare così i suoi effetti.